Non esistono politiche sociali (eccettuata la legge 53/2000 e successive modifiche sui congedi genitoriali, che in parte sono più un supporto alla madre che reali diritti del padre e dei minori), campagne, finanziamenti e quant'altro per l'integrazione tra paternità e lavoro, mentre ne esistono per l'integrazione tra maternità e lavoro.
Anche questa differenza dev'essere colmata e la paternità incentivata al pari della maternità, a vantaggio delle famiglie e degli individui: per la naturale libertà di scelta di ruoli e compiti all'interno della coppia, per la flessibilità necessaria ad armonizzare impegni familiari, sociali e lavorativi.